Una tragica morte che la giovane coppia di genitori ha inflitto al loro bimbo, procurandogli ben 57 fratture.
Nel giorno di Natale, in Inghilterra, i due genitori hanno picchiato e bruciato loro figlio, Finley, in un omicidio definito “selvaggio e brutale”.
Il bimbo di 10 mesi è stato riaffidato alla famiglia dopo l’allontanamento deciso dai servizi sociali.
La morte di Finley
Si chiamano Stephen Boden, di 30 anni, e Shannon Marsden, di 22 anni, i due genitori che hanno ucciso il piccolo neonato con una violenza inaudita. Sul piccolo corpo sono state trovate 71 contusioni e 57 fratture, molte delle quali inflitte poco prima del suo decesso.
Secondo quanto dichiarato dalla Corte, il bacino del bimbo è stato rotto in due.
Inoltre sono state trovate diverse bruciature sul cadavere: una “da una superficie calda e piatta”, l’altra probabilmente “dalla fiamma di un accendisigari”. I soccorsi sono giunti sul posto alle 2:33 del 25 dicembre 2020 trasportando Finley in ospedale.
Il piccolo non ce l’ha fatta, ed è stato dichiarato morto alle 3:45.
L’allontanamento dai genitori
Preoccupati dagli animi inquieti dei genitori, appena essere nato Finley è stato allontanato dai suoi genitori sotto richiesta dei servizi sociali. Un’ordinanza del tribunale però ha restituito il neonato alla coppia dopo otto settimane, nonostante fosse stata chiesta una transizione di sei mesi.
Dopo la morte del bimbo avvenuta nel giorno di Natale, alcuni testimoni hanno sentito Boden dire alla compagna Marsden in ospedale che intendeva vendere il passeggino del figlio su eBay. Ma l’uomo avrebbe affermato alla polizia di averlo detto solo per “alleggerire l’atmosfera”.
Il vice procuratore capo, Andrew Baxter, ha dichiarato “incomprensibile” la violenza e l’intenzionale negligenza dei genitori nel coprire le sue ferite. “I genitori avrebbero dovuto essere quelli che lo proteggevano dal male, non essere il causa di esso. Questi imputati hanno cercato di riavere il loro bambino sotto la loro cura e poi lo hanno trattato in questo modo spaventoso”.
